Per superare il nervosismo quando insegni o tieni delle conferenze, pensa a ciò che dai alle persone e non a fare buona impressione.
Per vincere il timore di essere giudicato nel modo sbagliato, pensa (e parla) con gentilezza. Allora i tuoi timori si trasformeranno da una preoccupazione egoistica a un espansivo interesse per il bene altrui.
Una chiave per l'introspezione è concentrarti sui ritmi del tuo respiro: sul suo ritmo lento o veloce; sulla forza del suo fluire; sul punto in cui lo percepisci nelle narici; su ogni pausa fra i respiri; sulla lunghezza dell'inspirazione rispetto all'espirazione (nel sonno, ad esempio, l'espirazione è lunga il doppio dell'inspirazione). Il tuo respiro è un riflesso del tuo stato mentale. Osservandolo diventerai interiormente calmo, e quella quiete, a sua volta, renderà più profonda la tua introspezione.
Considera la vita come una montagna da scalare, in cui ogni passo verso l'alto ti conduce più vicino alla vetta e alla perfezione. Accogli di buon animo le difficoltà che incontri sul cammino. Ogni volta che affronti una prova con coraggio, la tua forza aumenta. Concentrati su ciò che ti è richiesto ad ogni passo per raggiungere la cima.
Agisci senza alcun desiderio per il frutto delle tue azioni. Prenditi cura del presente, e il futuro si risolverà da sé. Allora il passato non sarà più un peso sulla tua coscienza e il futuro ti attenderà con un sorriso.
Dopo aver compiuto un'azione, fermati un po' ad assaporare la gioia del Sé interiore. Per essere pienamente efficace, ogni azione deve provenire dalla calma interiore.
Rispetta gli altri e loro ti rispetteranno sempre. Disprezzali e troveranno molti modi di manifestare il loro disprezzo.
Sii paziente con gli altri. Ricorda che sono necessarie intere incarnazioni per emergere dalla trappola dell'illusione. Pensa a quanto tempo hai probabilmente impiegato tu per raggiungere il tuo attuale livello di comprensione, e a quanto tempo spesso è necessario per liberarsi anche da un solo grave difetto.
Incoraggia gli altri nei loro tentativi di migliorarsi. Ricorda, tuttavia, che non hanno nessun obbligo nei tuoi confronti di essere migliori di ciò che sono. Quell'obbligo lo hanno solo verso se stessi.
Porta innanzitutto la pace nel tuo cuore, poi inviala a tutto il mondo su lievi raggi di luce. Più irradierai la tua pace all'esterno, più sarai protetto da ogni male.
Pensa a questo giorno come a un amico. Ti è stato donato da Dio; Egli desidera che tu lo viva con gioia. Se piove, di' a te stesso: «Dio vuole che io mi liberi di ogni impurità attraverso questa pioggia». Se invece splende il sole, pensa al suo calore come all'incoraggiamento di Dio a fare del tuo meglio in ogni cosa.
Esponi le tue opinioni in modo impersonale, senza troppo vigore, per non attirare l'attenzione su di te invece che sulle tue idee. Se sei profondamente convinto, però, parla anche con la forza del tuo impegno.
Tratta i tuoi amici come se avessi molto da imparare da loro. Il modo più sicuro di perdere un amico è fargli sentire che non ti serve nulla da lui.
Quando insegni o dai consigli agli altri, senti che stai solo condividendo con loro le tue idee, la tua conoscenza e la tua esperienza. Non essere mai condiscendente o didattico.
Ascolta le espressioni della verità nel semplice linguaggio dei bambini. Cerca di imparare da loro. La loro comprensione è meno condizionata dalle convenzioni e le loro intuizioni sono spesso piacevolmente sottili. Fa' attenzione, tuttavia, a non essere così infantile da creare problemi agli altri. Per darti un esempio divertente ma indicativo, quando mi recai in America con la mia famiglia, all'età di nove anni, mia madre portò noi tre bambini oltre il confine con il Canada. Al ritorno, alla frontiera, il doganiere le chiese: «Ha qualcosa da dichiarare?». «Niente» rispose lei. Immediatamente noi tre, mettendoci le mani sulla bocca, esclamammo: «Oh, mamma!». Con severità, il doganiere le ordinò di aprire il bagagliaio, dove trovò tre piccole canoe di corteccia, lunghe una quindicina di centimetri. Quindi... sii simile a un bambino, ma non essere ingenuo!
Vivi di più nel cuore. Invia a tutto il mondo raggi d'amore, con la consapevolezza che tutti gli esseri umani, ognuno a suo modo, aspirano all'appagamento supremo: la perfetta beatitudine. La beatitudine, nell'unione con Dio, alla fine dovrà giungere per tutti.
Se qualcuno o qualcosa ti addolora, pensa a come ti sentirai, probabilmente, fra una settimana, un mese, un anno. Se riesci a immaginarti felice e in pace a quell'epoca, perché sprecare tutto questo tempo? Sii felice e in pace adesso!
Tratta gli altri come se fosse un onore stare con loro!
Esprimi la verità con un tono normale, colloquiale. Spesso chi urla i propri pensieri sta mentendo o parlando a sproposito.
Di' la verità con gentilezza, mai in modo critico o sarcastico. Dilla per essere utile, non per distruggere la fiducia dell'altro in se stesso.
Quando decidi di intraprendere un'attività non pensare a quello che è già stato fatto, ma a ciò che è necessario per questo particolare compito, in questo particolare momento.
Sorridi con gli occhi, non solo con le labbra.
Quando comunichi con qualcuno che ti sta di fronte, esprimi i tuoi pensieri anche attraverso gli occhi. Affidarsi solo alle parole significa ridurre la comunicazione a metà.
Le tue reazioni agli eventi sono più importanti degli eventi stessi. Assicurati di reagire sempre in modo da aumentare la tua pace e felicità interiore.
Quando conversi con gli altri, cerca sempre di parlare con loro, non semplicemente a loro.
Quando ridi, ridi dal tuo cuore. Non c'è gioia in una risata intellettuale. Anzi, una risata di questo tipo spesso si trasforma soltanto in un sorriso sprezzante.
In ogni controversia, valuta se la tua posizione è giusta dal modo in cui influenza i tuoi sentimenti più profondi. Di loro puoi fidarti, mentre non puoi fidarti mai delle emozioni, che sono sempre instabili. I sentimenti calmi e gioiosi ti guideranno nella giusta direzione. Se invece i tuoi sentimenti sono agitati o negativi, finiranno con l'esaltare le tue emozioni più basse e saranno quasi sempre sbagliati. Anche le emozioni felici possono distorcere il giudizio. Il sentimento calmo è la condizione più sicura per ricevere la giusta guida.
Se desideri veramente che gli altri ti ascoltino, dimostra loro il tuo rispetto ascoltandoli per primo, ascoltando ciò che hanno da dire. Anche se non dicono nulla, per prima cosa ascolta.
Ascolta le melodie degli uccelli: esprimono una felicità che è latente ovunque nella Natura. Poi rifletti: anche tu fai parte di quella felicità. È il primo, piccolo "pigolio" della gioia onnipresente.
Osserva il modo in cui reagisci di fronte agli altri. Se scopri in qualcuno una qualità che ti attrae, cerca di svilupparla in te stesso. Se invece osservi una caratteristica che non ti piace, non criticarla, ma sforzati piuttosto di cancellarla dalla tua personalità. Ricorda che il mondo, come uno specchio, si limita a restituirti il riflesso di ciò che sei.
Ascolta i toni sottili della tua voce. Chiediti perché mai le voci delle persone esprimano una tale varietà. Il meccanismo del linguaggio non cambia mai. Ci si potrebbe allora aspettare che le sue tonalità siano tutte uguali come trombe! Ogni voce, invece, possiede intonazioni uniche. Una volta, all'aeroporto di Patna, in India, un americano mi riconobbe solo dalla voce. Non mi vedeva da quindici anni, cioè da quando, ancora adolescente, frequentavo il liceo; non sapeva neppure che fossi in India. Ascolta, quindi, la tua voce. Cerca di eliminare da essa ogni qualità che trovi sgradevole. Addolciscila con la gentilezza; ravvivala con l'interesse; ammorbidiscila con il sincero rispetto per gli altri; riscaldala con la considerazione per le loro esigenze.
Per infondere calore nella tua voce, rilassala fisicamente; poi proietta verso gli altri, attraverso di essa, il tuo interesse e la tua preoccupazione per il loro benessere. Fa' che la tua voce salga dal cuore, fluisca dolcemente attraverso le corde vocali (mai con tensione, come se dovesse aprirsi a forza un varco fra una strenua opposizione!) e si riversi all'esterno attraverso l'occhio spirituale, nel punto fra le sopracciglia.
Cerca negli altri delle qualità che puoi apprezzare. Ciò che vedi in loro è un riflesso di ciò che tu sei. Più apprezzi gli altri, più essi ricambieranno quel sentimento, come le corde di uno strumento musicale che vibrano per simpatia con le stesse note suonate altrove. Se, invece, osservi in qualcuno delle caratteristiche che non ti piacciono, la tua reazione negativa dimostrerà che anche tu possiedi quei tratti sgradevoli. In questo caso, usa l'opinione negativa che hai degli altri come uno stimolo per trasformare te stesso.
Quando ti accorgi che stai per agitarti, rilassa i sentimenti del tuo cuore. Lì, in quello che sembra essere soltanto un organo fisico, hanno origine tutti i sentimenti, agitati o calmi che siano. Il sentimento è l'essenza della coscienza. Senza di esso, saremmo solo dei meccanismi, come in effetti sostengono i materialisti. Secondo il loro dogma, per ottenere una comprensione chiara è necessario eliminare ogni sentimento. Quel dogma, tuttavia, è irrimediabilmente sbagliato: senza il sentimento unito all'autoconsapevolezza, la vita non esisterebbe! L'intero universo è una proiezione del Sé Supremo, nel Quale è presente anche la perfezione del sentimento: l'Assoluta Beatitudine. Due sono le cose che la scienza non sarà mai in grado di creare: il sentimento e l'autoconsapevolezza.
Esercitati a vivere con maggiore consapevolezza. Fa' fluire la tua energia verso gli altri a partire dal cuore: dapprima verso le persone che conosci, poi, a poco a poco, verso il mondo intero. Rendi sempre benefico il tuo influsso sugli altri.
Se sei stato oggetto di pettegolezzi, potresti dire: «Il pettegolezzo è una bestia con molte teste e altrettante lingue. Forse sarà più saggio che decidiate quale testa ascoltare in base all'impressione diretta che vi farete di me».
Parla per esprimere qualcosa di sensato. Non chiacchierare mai come se volessi soltanto far sapere agli altri che ci sei e che desideri la loro attenzione! Osserva attentamente le tue parole; rendile luminose di intelligenza, anche quando scherzi.
Coltiva l'arte della sinteticità. Una singola frase ben formulata sarà ricordata per molto tempo, mentre i discorsi lunghi, di solito, sono presto dimenticati. Anche in questo libro ho cercato di rendere ogni frase più breve e concisa possibile. Spesso le frasi tortuose si perdono, come sentieri di campagna, fra l'erba incolta del pensiero contorto.
Per rendere interessanti i tuoi pensieri, infondi melodia nel tuo modo di parlare. Una voce piatta fa pensare a una personalità piatta. Se nutri interesse per ciò che dici, fa' che la tua voce esprima quell'interesse. Non usare le parole solo come bestie da soma per le tue idee. Se (per così dire) "canterai" le parole, automaticamente la tua voce ne guadagnerà in cadenza, ritmo e colore.
Ridi con gli altri, mai di loro. Fa' che gli altri percepiscano la tua amicizia. Evita le risate sguaiate che si sentono spesso alle feste. Quando dico "ridere con gli altri", mi riferisco a quel suono più quieto e intimo che nasce dall'apprezzamento interiore della loro compagnia.
Scegli le parole con gentilezza, invitando ricettività e comprensione. Pensa a quello che potresti dire per aiutare gli altri, non solamente per stimolarli.
Per ottenere chiarezza, correggi almeno mentalmente ciò che dici o scrivi, dando sempre importanza alla semplicità, all'immediatezza e al ritmo. Le frasi contorte non fanno altro che confondere la mente. La chiarezza richiede particolare attenzione: cerca di pensare con gli altri. Tieni anche conto dei loro diversi livelli di comprensione.
Pensa al tempo e allo spazio quando parli. Da' agli altri il tempo necessario per assimilare le tue idee e lo spazio per lasciarle espandere in se stessi.
Ascolta i pensieri e i sentimenti inespressi dietro ciò che dicono le persone. Le parole mascherano spesso le reali intenzioni. Una tendenza comune, quando si parla, è quella di iniziare mettendo solo "un dito nell'acqua", per sentire se è abbastanza calda per nuotare.
Se desideri veramente comunicare con gli altri, cerca anche di entrare in comunione con loro. Percepisci la loro coscienza. Apprezzali per ciò che sono e fanno, non solo per ciò che dicono.
Il segreto della felicità terrena è fluire con grazia insieme al cambiamento. Lascia che ogni cosa vada e venga liberamente. Tutto passa: le persone, gli eventi, il tempo... la vita stessa. Impara ad accettare gioiosamente ogni nuova esperienza.
Liberati dalle simpatie e antipatie: non fanno altro che agitare la mente, impedendoti di vedere le cose come sono realmente. Pratica, invece, la contentezza interiore (in sanscrito, santosha).
Di' solo ciò che pensi. Sii sincero anche nelle conversazioni più banali, e scoprirai che gli altri ti ascolteranno invece di lanciare sguardi furtivi alla ricerca di un orologio.
Quando comunichi con gli altri, non parlare solo dall'intelletto: parla dal cuore. Molti problemi si risolverebbero se le persone imparassero il giusto equilibrio fra la testa e il cuore. La necessità di equilibrare entrambi è la motivazione psicologica alla base dell'attrazione fra i sessi.
Vivi nel momento presente: godine; impara da esso. Col passare degli anni, non solo accumulerai ricordi preziosi, ma svilupperai anche più facilmente smriti (la memoria divina), che è la definizione classica dell'illuminazione.
Concentrati sugli impegni del presente; non soffermarti con rimpianto sui fallimenti passati. La tua vita continuerà a migliorare, se farai del tuo meglio in questo momento.
Se qualcuno mette in discussione qualcosa che fai e che ti sembra giusto e buono, affronta energicamente quella sfida. Cerca, però, di non ferire mai gli altri; sii sempre calmo nel tuo cuore. Ricorda che niente e nessuno potranno mai toccare ciò che realmente sei, nel tuo Sé interiore.
Se qualcuno getta discredito su di te o sul tuo onore (attaccando, cioè, il tuo "buon nome" o la tua reputazione), ignoralo. Se ciò non è possibile, cerca una via d'uscita cortese, perfino umoristica, come quell'americano che, in Francia, fu sfidato a duello da un francese e scelse come arma "la torta di mele a dieci passi di distanza". Dopo tutto, che cos'è quel falso "onore" se non un'affermazione dell'ego, la causa fondamentale di ogni sofferenza?! Sarà sufficiente che tu agisca in modo onorevole, seguendo la tua coscienza. Le opinioni poco lusinghiere degli altri non sono un problema tuo, ma loro.
Pensa al tempo come a qualcosa che si irradia verso l'esterno dal tuo stesso centro. Il passato e il futuro non si muovono soltanto in una certa direzione, come un fiume, ma ruotano anche intorno al loro centro nell'immutabile ADESSO.
Gli atteggiamenti mentali si rispecchiano spesso nelle posizioni corporee. Ti chini abitualmente in avanti, come per afferrare gli eventi prima che accadano? Ti curvi all'indietro, come per mettere spazio fra te e gli altri o fra te e qualcosa di spiacevole? Tendi a piegarti di lato, come per cercare una strategia che ti permetta di aggirare un ostacolo? Mantieni ben dritta, rilassata e serena la tua postura corporea e mentale. Così facendo, ti sarà relativamente facile affrontare ogni difficoltà.
Da' agli altri il tempo necessario per esprimersi con chiarezza. I ritmi del pensiero variano, ma la sincera espressione di sé richiede una riflessione attenta e a volte prolungata.
Il tuo corpo è un tempio, molto più di qualunque edificio costruito dall'uomo. Entra in esso ogni giorno. Avanza in solenne processione lungo la navata della spina dorsale, fino all'altar maggiore di Dio nella fronte (la sede dell'estasi supercosciente). Adora Dio su quell'altare, nell'occhio spirituale.
Non prestare mai denaro, a meno che tu non senta nel tuo cuore che lo stai regalando. Questa pratica ti risparmierà molta sofferenza. Come Shakespeare fa dire a Polonio: «Col prestito si perde, molto spesso, il danaro e l'amico». Di' a Dio che metti il denaro nelle Sue mani. Lui farà in modo che, come conseguenza, non ti venga a mancare nulla. In ogni caso, sii ragionevole e assicurati che il tuo aiuto sia rivolto a chi ne ha davvero bisogno. Pensa a quegli attori del cinema che, avendo dato via con leggerezza le grandi fortune che stavano guadagnando, anni dopo sono morti in miseria.
Per essere pienamente consapevole, cerca la realtà nascosta dietro ogni apparenza.
Se qualcuno ti insulta o si prende gioco di te, ringrazialo (persino con calore) e digli: «Grazie perché mi ricordi quanto sono ancora lontano dalla perfezione. Poiché spero un giorno di raggiungerla, considero un aiuto sentirmi rammentare che ho ancora del lavoro da fare».
Mantieni nel tuo cuore una conversazione costante e ininterrotta con Dio. Rivolgiti a Lui usando la seconda persona, "Tu", anziché "Egli" o "Ella". Condividi con Lui o Lei - con il tuo Amico Cosmico - ogni pensiero, ogni sentimento del tuo cuore.
Evita i pensieri negativi. Ricorda che tutto ciò che proietti verso il mondo ti ritornerà indietro. L'effetto boomerang è inevitabile.
Rispetta tutti, anche se qualcuno può sembrarti un po' sciocco. Ricorda che Dio dimora in tutti gli esseri e può esprimere la Sua saggezza in molti modi, a volte del tutto sorprendenti. Io stesso ho scoperto, nell'ascoltare con apertura mentale qualcuno che mi sembrava un po' sciocco, che era proprio quella la persona scelta da Dio per dirmi ciò che avevo bisogno di sentire.