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FABRIZIO BARTOLINI OPERATORE OLISTICO

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Osho parla dell'AUM

Aum: una panacea universale
L’apatia è uno degli ostacoli più grandi, ma scompare cantando l’Aum. Esso crea dentro di te lo Shivalinga, l'anello energetico a forma di uovo. E, quando la tua percezione si affina, puoi addirittura vederlo. Se riesci a salmodiare l’Aum per alcuni mesi, ad occhi chiusi, meditando, potrai vedere dentro di te che il tuo corpo è scomparso: esisterà solo una bio-energia, un fenomeno elettrico, la cui forma sarà quella dello Shivalinga.
Quando accade, l’apatia scompare. A quel punto, ti troverai a un livello di energia alta, potrai spostare montagne, sentirai che parlare non basta: si deve fare qualcosa. E il livello di energia è così elevato, che in quel preciso istante puoi fare qualcosa.
Un uomo titubante, indeciso, incerto, si trova in uno stato di sanshaya: dubita. Non è uno stato contrapposto alla fiducia, in quanto la fiducia è sempre rivolta verso qualcuno. Qui si tratta della fiducia in te stesso: non ti fidi di te stesso, questa è la differenza. Quindi, qualunque cosa ti trovi davanti, sei indeciso: non sai se vuoi farla oppure no; se è bene farla oppure no. Se hai una mente indecisa, non potrai entrare sul sentiero, non sul sentiero di Patanjali. Devi essere deciso, determinato! Devi prendere una decisione! È difficile, in quanto una parte di te dice sempre di no, ma in questo caso, come puoi prendere una decisione? Pensaci quanto più puoi, prendi tutto il tempo che vuoi, pensa a tutte le possibilità… e poi decidi! E quando hai deciso, lascia perdere qualsiasi dubbio.
Prima di quel momento, usa il tuo dubbio: fai tutto ciò che riesci a fare, pensa a tutte le possibilità, quindi decidi. Certo, non sarà una decisione totale: all’inizio non è possibile che lo sia. Sarà una decisione della maggioranza: la maggioranza della tua mente ha detto di sì. Ma, quando hai deciso, non dubitare più. Nella tua mente nascerà il dubbio, ma tu limitati a dire: “Ora ho deciso! Basta! Non si tratta di una decisione totale, non tutti i dubbi sono stati eliminati, ma ho fatto tutto ciò che potevo… ho valutato e ponderato a fondo, quanto più mi era possibile, e ora ho scelto!”
Una volta fatta una scelta, non permettere più al dubbio di rimettere tutto in discussione, non dargli più il tuo sostegno, in quanto esso esiste grazie al tuo appoggio: puoi continuare a dargli energia, e tornare a ripensare sempre alle tue scelte. In questo caso, si crea una sottile titubanza: questa indecisione è uno stato di cose molto sgradevole – sei proprio in un brutto stato. Se non riesci a decidere nulla, cosa farai? Come potrai agire?
Ma come farà l’Aum – il suono, e la meditazione su di esso – ad aiutarti? Ti aiuta, perché quando diventi silente, sei in pace, quieto, diventa facile decidere. In questo caso, non sei più una folla, non sei più un caos: ora in te parlano molte voci, tutte insieme, e tu non sai più quale sia la tua. L’Aum, il cantarlo, e il meditarci sopra, zittiscono tutte quelle voci. Ora riesci a vedere che quella miriade di voci non sono tue: sono tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli, gli insegnanti, che parlano con quelle voci che non ti appartengono… le puoi eliminare facilmente, in quanto non sono degne di attenzione alcuna. Quando diventi silente, grazie al canto dell’Aum, ti senti a casa: sei calmo, quieto, in pace, raccolto. In questo raccoglimento, puoi vedere qual è la tua voce reale - quella che sorge da te - la tua voce autentica.
Stai attento. Come può l’Aum aiutarti ad essere attento? Farà cadere la tua ipnosi. In realtà, se ti limiti a salmodiare l’Aum senza essere in meditazione, diventerà a sua volta un’ipnosi: questa è la differenza tra il comune canto di un mantra e il metodo di Patanjali. Canta il mantra, ma rimani cosciente.
Se riesci a cantare l’Aum e restare cosciente, queste due cose diventeranno una forza deipnotizzante: distruggeranno ogni ipnosi che esiste intorno a te, che è stata creata in te dalla società, dai manipolatori più diversi, dai politicanti. Avverrà una deipnotizzazione.
Una volta, in America, qualcuno chiese a Vivekananda: “Qual è la differenza tra la comune ipnosi e il vostro salmodiare l’Aum?”
Egli rispose: “Il canto dell’Aum è una deipnosi: è un muovere la ruota all’indietro”.
Il processo sembra essere lo stesso, ma la ruota gira all’indietro. E come è possibile? Se, al tempo stesso, mediti, allora, col tempo, diventi così silente e così consapevole, così attento, che nessuno potrà più ipnotizzarti. A quel punto, sarai oltre la possibilità di presa di preti e politici: i tuoi secondini! Allora, per la prima volta, sarai un individuo, e diventerai attentissimo… ti muoverai con attenzione, farai ogni passo con estrema cautela, perché sarai circondato da milioni di trappole.
Come può aiutarti il salmodiare l’Aum e il meditare su di esso?
Aiuta! È un aiuto sicuro, poiché, quando inizi a cantare l’Aum per la prima volta, osservando e meditando, hai la sensazione che quello sia il primo sforzo della tua vita che ti appaghi: ti senti così felice, in quel cantare, ti senti così beato, che sembra essere il primo sforzo compiuto con successo. A quel punto, sorge in te un entusiasmo nuovo: la polvere viene levata… consegui un coraggio nuovo, una nuova familiarità con te stesso. Adesso, pensi di poter fare qualcosa anche tu; anche tu puoi realizzare qualcosa. Non tutto è un fallimento.
Come mai ti senti tanto sensuale, sessuale? Perché accumuli energia, energia non utilizzata, e non sai cosa farne. È naturale perciò che si accumuli nel primo centro, quello sessuale. Non conosci gli altri chakra, e neppure sai come fare per elevarla verso l’alto.
L’energia deve elevarsi verso l’alto. Devi diventare un trasformatore: attraverso di te, la natura deve diventare ‘sovrannaturale’; solo in questo caso ci sarà un senso, un significato. Attraverso di te, la materia deve diventare mente; la mente deve diventare ‘supramente’. Per tuo tramite, la natura deve raggiungere il sovrannaturale: ciò che è inferiore deve diventare l’essenza superiore. Solo in questo caso, esiste un significato: si percepisce un senso. In questo caso, la tua vita ha un senso profondo, estremamente profondo. Allora non sei più ‘indegno’: non sei più ‘fango’, sei un dio! Quando hai elevato, attraverso di te, la natura fino al sovrannaturale, diventi un dio. Patanjali è un dio... diventi un Maestro dei Maestri.
Come ti può aiutare l’Aum? Come ti può aiutare la meditazione sull’Aum? Quando inizi a meditare sull’Aum, gli altri centri iniziano a entrare in funzione.
Quando l’energia fluisce, dentro di te diventi un circuito. A questo punto, il centro del sesso non è l’unico centro in funzione. Tutto il tuo corpo diventa un cerchio; dal centro sessuale l’energia sale al secondo, al terzo, al quarto, al quinto, fino al settimo centro; quindi ridiscende al sesto, al quinto, al quarto, al terzo, al secondo, al primo: diventa un cerchio interiore, e si sviluppa negli altri centri.
L’energia si eleva verso l’alto, semplicemente perché si è accumulata. Il livello dell’energia si alza, come accade in una diga: il fiume continua a portare acqua, e la diga non ne permette la fuoriuscita. Il livello dell’acqua sale, e gli altri centri, gli altri chakra presenti nel corpo, iniziano ad aprirsi, poiché, quando l’energia scorre, diventano forze dinamiche, dinamo… Entrano in funzione.
Patanjali afferma che ogni illusione svanirà, se canti l’Aum in piena coscienza. Come accade? L’illusione è uno stato onirico, in cui ti perdi. Tu non sei più presente: resta solo il sogno. Se mediti sull’Aum, hai creato il suono dell’Aum, e al tempo stesso sei un testimone: sei presente! La tua presenza non può permettere che accada alcun sogno: ogniqualvolta tu sei presente, i sogni non esistono. Quando è presente il sogno, tu non ci sei: non potete coesistere. Se sei presente tu, il sogno scomparirà. Viceversa, dovrai scomparire tu! Insieme, contemporaneamente, non potete esistere: il sogno e la consapevolezza non si possono mai incontrare. Per questo, restando semplicemente testimone del suono dell'Aum, l’illusione scompare!
Anche l’impotenza è presente, la avverti in continuazione. Hai la sensazione di non poter far nulla, di essere inutile, indegno… forse, fingi di essere qualcuno, ma quella tua stessa finzione dimostra che, in profondità, avverti di non essere nessuno. Forse puoi fingere di essere estremamente potente, ma quella finzione non è altro che un modo per nasconderti.
Quando salmodi aumkar, l’Aum, per la prima volta, hai la sensazione di non essere più un’isola. Diventi una parte del suono universale. Per la prima volta, ti senti potente, ma ora questa potenza non necessita più di violenza alcuna, non ha più bisogno di essere aggressiva. Di fatto, un uomo potente non è mai aggressivo: solo le persone impotenti diventano aggressive, per dimostrare qualcosa a se stesse… di essere potenti!
Inizi a fare una cosa, poi ti fermi – inizi e interrompi – torni a iniziare e poi ti fermi. Con questa instabilità, non è possibile fare nulla. Devi perseverare, devi continuare a scavare nello stesso punto, senza sosta. Infatti, se interrompi il tuo sforzo, la tua mente è tale che, nel giro di pochi giorni, dovrai iniziare di nuovo, dall’ABC. Arrotola e srotola… per qualche giorno fai qualcosa, poi la lasci… e vieni catapultato al tuo primo giorno… di nuovo parti dall’ABC. In questo modo, puoi fare tantissimo, senza realizzare mai nulla. L’Aum ti darà un assaggio.
Patanjali afferma che con l’Aum, per la prima volta, assaporerai cosa sia cadere nell’universale: quel gusto diventerà la tua felicità, e ogni instabilità scomparirà. Ecco perché afferma che il canto dell’Aum, unito all’esserne testimone, porta alla caduta di tutti gli ostacoli.
Angoscia, disperazione, instabilità e irregolarità del respiro sono i sintomi di una mente confusa.
Questi sono i sintomi. Angoscia: sempre preda dell’ansia, sempre dissociato, una mente sempre ansiosa, sempre triste, disperata; il corpo scosso da tremori sottili… perché, quando l’energia del corpo non scorre in un circuito, si hanno tremori sottili, un tremolio, paura e respiro irregolare. In questo caso, il respiro non può avere un ritmo: non può essere un canto, non può essere armonioso.
Questi sono i sintomi di una mente confusa; in contrapposizione, si hanno i sintomi di una mente centrata: il canto dell’Aum ti centrerà. Il tuo respiro diventerà ritmico. I tremori del corpo scompariranno; non sarai più nervoso… alla tristezza si sostituirà una sensazione di felicità, di gioia, una beatitudine sottile che ti pervaderà il volto, senza ragione alcuna. Sei felice: il semplice essere qui ti rende felice; il semplice respirare, ti rende felice. Non chiedi molto, e anziché angoscia ci sarà beatitudine.
I sintomi di una mente confusa possono essere eliminati, meditando su un unico principio. Quell’unico principio è pranava-Aum,: il suono universale.
Tratto da Yoga: La scienza dell’anima ed. ECIG

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Cecina (LI)

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